LA VOCE DELL'ALBERO
Un ragazzo con l'accetta in mano
un tronco doveva tagliare
e su un albero fra tanti
la scelta era caduta,
ma quando si avvicinò
lo guardò e lo vide tremare
le foglie oscillare,
ed inspiegabilmente
lì intorno le altre piante
zitte zitte se ne stavano
nessun movimento
nessun tremore
nessun rumore...
non c'era vento.
Scusami gli disse
- è te che devo tagliare
e ancor l'albero tremò
e in quel ragazzo si insinuò
un senso di paura
d'inquietudine
chissà perché pensò.
Continuò con la sua scelta
e quell'albero tagliò...
- cadde
e in quell'istante
un dispiacere lo pervase
con grande rimorso
ma oramai
che ci posso fare (si disse)
l'albero è già morto!
Il tempo tutto cancellerà
- pensò
e invece no
il ricordo quello sempre vive
nella sua mente
e nell'animo ancor sente
quel suo vibrare
lo avverte come fosse allora
e quel tormento sente ancora.
Ed oggi da uomo un po più saggio
- si chiede
chissà perchè l'ho fatto
forse voleva dirmi qualcosa
forse un messaggio comunicare
ed io non l'ho capito
ed io non l'ho ascoltato.
La voce di quell'albero
sembrava silenziosa
invece si faceva sentir vibrando
e ora che la sua ombra non c'è più
una lama di luce ha preso posto
fra gli alberi là nel bosco
ed ancora la sua voce si fa sentire
nella memoria di quell'uomo
che non smette mai
di raccontare...
Giuliana Zarantonello
11 aprile 2016